Novembre 2020

Grazie, natura mia adorata! E grazie Toscana che mi regali sempre luoghi nuovi da esplorare e di cui finisco immancabilmente per innamorarmi. 

Questa volta è stata la Garfagnana a conquistarmi e una passeggiata immersa nella più lussureggiante e incontaminata delle foreste che mi ha condotta a un luogo che sembra uscito dalla penna di un illustratore: il lago e borgo di Isola Santa. 

Avevo bisogno di fuggire dalla città, dai pensieri neri che spesso ci attanagliano e dalle paure per questo futuro così incerto. Mi sono lasciata guidare da un'immagine vista poco tempo fa online, ho fatto le mie ricerche e sono partita per l'esplorazione! 

Che la Garfagnana, con la Media Valle del Serchio, fosse una zona affascinante ero ben consapevole, ma non potevo immaginare di ritrovarmi di fronte a un paesaggio talmente incantevole da farmi commuovere. Potrei spendere milioni di parole sulla camminata che mi ha condotto fino a quello che viene definito il "borgo sommerso", ma lascio che siano le immagini a parlare. 

In questi scatti che ho fatto camminando spero possiate respirare tutto l'autunno di cui mi sono riempita i polmoni e riempirvi gli occhi dei colori e della luce che hanno illuminato il mio sentiero silenzioso. 

Basta così poco, a volte, per uscire dalle strade battute, sia fuori che dentro di noi. 

Fa bene alle gambe e alla testa. E possiamo dirci fortunati perché l'Italia, non mi stancherò mai di ripeterlo, è piena zeppa di posti strepitosi, spesso a un passo da casa. Adesso, poi, che per ovvi motivi non possiamo frequentare centri affollati, città d'arte e simili, una passeggiata in campagna o nella solitudine di un bosco può rivelarsi davvero un toccasana. Se potete, fatevi questo regalo. Almeno fino a quando si potrà, ovvio. 

Isola Santa si trova nel comune di Careggine (Lucca), nel cuore del Parco della Alpi Apuane (a 550 metri s.l.m.), e quello smeraldo a forma di lago che vedete immortalato, altro non è che un piccolo lago artificiale per la produzione di energia idroelettrica formato dal torrente Turrite Secca. 

Un tempo rifugio di pellegrini che percorrevano la strada che portava dalla Garfagnana alla Versilia, quando venne trasformato in invaso idroelettrico, il borgo finì per svuotarsi piano piano poiché poche case erano state risparmiate e quelle poche si erano rivelate instabili, a causa dell'acqua.  

Ma negli ultimi anni, quello che era diventato a tutti gli effetti un paese fantasma è stato recuperato e sta vivendo adesso una sorta di seconda vita. 

La rinascita, cominciata nel 2016 grazie all'ottenimento, da parte del sindaco, di una grossa cifra stanziata nell'ambito del così detto “Progetto Bellezza” (mai nome fu più appropriato!), ha portato alla creazione di un "albergo diffuso" con un ristorante che è oggi meta apprezzata di bikers, camminatori o semplici amanti della natura. 

Paesaggi come questi rafforzano la mia convinzione che la bellezza può davvero salvare il mondo. Ma, se anche così non fosse, a me ha certamente salvato il weekend! 

Vi lascio con questo regalo per la vista e ci vediamo alla prossima avventura! 

Federica

(Crediti fotografici: Tutte le foto sono stata fatte da Federica/Just Tuscany)