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Creazioni ispirate alla natura

9 Febbraio 2021

We Rise by Lifting Others

Cosa significa per te viaggiare?

E, soprattutto, come viaggi? Sembra una domanda sciocca ma più volte, quest’anno, mi sono trovata a riflettere su questo punto perché prima la clausura e poi la staticità forzata hanno fatto sì che tutti noi ricorressimo a dei piccoli escamotage per continuare a spostarci, fosse anche solo con la fantasia. 

Vi ho portate con me a visitare luoghi fisici – quando abbiamo avuto maggiore libertà – e luoghi virtuali (con mostre e persino mercati online!); nell’ultima newsletter mi sono addirittura servita di un ricordo per farvi evadere con me dal grigiore della mancanza di mobilità. 

Ebbene, oggi vi parlo di un altro “mezzo di trasporto” per visitare luoghi lontani e conoscere mondi misteriosi: l’arte. L’arte mi ha da sempre permesso di esplorare qualcosa che andasse oltre ciò che vedevo e lo fa tutt’oggi. Da ex architetta, le arti visive in particolare mi ispirano e danno linfa vitale. Negli ultimi mesi ho potuto ricorrere a queste piccole “navicelle per altri universi” consultando libri o guardando documentari, ma appena è scattata la zona gialla in Toscana ho approfittato della riconquistata libertà per una gita a Firenze e, ovviamente, per visitare un paio di belle mostre. 

Ma non è di una mostra canonica che vi voglio parlare oggi, piuttosto di un’installazione che mi ha lasciata letteralmente a bocca aperta. We Rise by Lifting Others (“ci eleviamo sollevando gli altri”), l’opera di Marinella Senatore ospitata nel cortile di Palazzo Strozzi

Classe 1977, Marinella Senatore è a oggi un’artista molto quotata a livello internazionale e conta esperienze professionali di rilievo in tutto il mondo (ha esposto presso il Centre Pompidou di Parigi, il museo MAXXI di Roma e biennali internazionali come Manifesta 12 e quelle di Lione e Venezia). Porta avanti un’arte partecipata e relazionale che incrocia discipline diverse, arti visive, danza e teatro e che si caratterizza per essere totalmente volta al lavoro con e per la comunità. 

Questa imponente installazione luminosa, ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, è stata pensata dall’artista e da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, per riflettere sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone. 

Accanto all’opera, sempre visibile gratuitamente (il cortile del Palazzo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 20 e chiunque può accedervi), la Senatore ha creato anche un programma di workshop partecipativi che si svolgono online e che sono incentrati proprio sulla costruzione di un senso di comunità attraverso la pratica performativa, anche a distanza. 

In pratica, quello che si è tentato di fare è ideare una piattaforma di collegamento fra gli individui sia in presenza, in uno spazio pubblico, sia a distanza, mettendoli in relazione nei loro spazi privati. 

We Rise by Lifting Others è una frase di Robert Ingersoll, scrittore e politico americano (1833-1899) e appariva sulla t-shirt di un manifestante pacifista americano degli anni Settanta; è in quella forma che l’ha vista Marinella Senatore e ha deciso di adottarla. La parte testuale, nelle opere dell’artista, ha sempre una grande importanza: nell’installazione di Palazzo Strozzi si legge anche la bellissima frase “Breathe, You Are Enough” (“Respira, sei abbastanza”) che lei stessa ha definito «Un modo per ricordarci che in questo momento dobbiamo accettare anche le nostre debolezze». A queste due frasi l’artista ha poi aggiunto sulla giostra anche il detto del filosofo polacco Zygmunt Bauman “The Word Community Feels Good” per insistere sia sul significato di appartenenza a una comunità sia sull’importanza di farne parte. 

Ecco, di fronte alle luci colorate di Marinella Senatore io ho respirato davvero profondamente. Mi sono lasciata per un attimo alle spalle preoccupazioni e pensieri, ho sorriso a chi si trovava nel cortile con me e sono certa che si sia percepito dagli occhi, visto che avevamo il volto coperto dalla mascherina. Ho visto lo stesso stupore affacciarsi sul volto di un bambino come su quello di un vecchio passante e ho ancora una volta riflettuto sull’importanza – oggi più che mai – di concetti come quelli di comunità, vicinanza e relazione. 

Ancora una volta, la bellezza mi è venuta incontro, mi ha dato un momento di tregua, mi ha fatto aprire gli occhi e spalancare la bocca. Mi auguro e vi auguro di riuscire a fruire di questo tipo di esperienze perché davvero fanno bene al cuore. 

Al prossimo viaggio! 

(Crediti fotografici, in ordine di apparizione: foto 1 Vogue, foto 2-3-4-5 Andrea Paoletti, foto 6 www.destinationflorence.com, foto 7 www.florenceisyou.com)

https://www.justtuscany.com/we-rise-by-lifting-others/We Rise by Lifting Others
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